I Chirotteri del Torrente Garza (Lombardia, Brescia).

venerdì 31 gennaio 2020 ore 21:00

presso la saletta Rapuzzi del Museo Civico di Scienze Naturali, Via Ozanam, 4 – Brescia, serata organizzata dal Centro Studi Naturalistici Bresciani

I ricercatori, Vincenzo Ferri e Christiana Soccini, presentano i risultati di una ricerca riguardante i Chirotteri, un gruppo di mammiferi -più noti come pipistrelli- ancora poco studiati, soprattutto negli ambienti più antropizzati e compromessi. Le ricerche hanno riguardato il Torrente Garza, un corso d’acqua che si origina dalle Prealpi bresciane e dopo aver attraversato il territorio di Lumezzane, Agnosine, Caino, Nave, Bovezzo, Brescia, Borgosatollo, Castenedolo e Ghedi, spaglia presso Calvisano nell’alta pianura, con un percorso di circa 45 km. L’area nell’immediato intorno del Garza è fortemente urbanizzata, con un’importante presenza industriale rappresentata da acciaierie e cartiere, di cui alcune dismesse, e spesso il suo alveo e le sue sponde rappresentano l’unico corridoio ecologico disponibile per la fauna selvatica.
Tra maggio e settembre del biennio 2017-2018 sono state condotte, in 21 stazioni, 38 sessioni di rilevamento bioacustico per complessive 152 ore di registrazione, usando bat detector e microfoni ultrasonici professionali, in grado di registrare files wav su memory cards interne con una frequenza di campionamento di 384kHz. Le successive analisi bioacustiche hanno accertato in foraggiamento (cioè alla ricerca delle loro piccole prede, evidenziata da un tipico feeding buzz all’interno della sequenza ultrasonica captata) 9 specie e 2 gruppi di specie di pipistrelli. Tra esse il pipistrello albolimbato, Pipistrellus kuhlii, il pipistrello nano, P. pipistrellus, e il pipistrello di Savi, Hypsugo savii, sono risultati i più comuni, mentre il dato più interessante è stato quello della frequentazione dell’area di spaglio, tra Ghedi e Calvisano, anche del miniottero, Miniopterus schreibersii, e del molosso di Cestoni, Tadarida teniotis. Queste due specie sono abbastanza localizzate sul territorio in questione ed il miniottero ha una grande importanza conservazionistica. Durante la conferenza verranno illustrate in dettaglio le metodologie applicate e presentata per ciascuna specie la situazione nota nella Provincia e le azioni di monitoraggio e di salvaguardia programmate a livello regionale, come stabilito nel recente Piano d’Azione per i Chirotteri in Lombardia (Life IP Gestire 2020, Spada et al., 2019).

Nelle due foto uno dei microfoni audio-ultrasonici usati durante queste ricerche. Si tratta dell’Ultramic 384K BLE della Dodotronic (www.dodotronic.it) di Castel Gandolfo.